Intelligenza artificiale e post-umano. Pedagogia e utopia

Authors

  • Franca Pinto Minerva

Abstract

Nell’attuale età della tecnica gli umani, grazie all’ingegnerizzazione e alla robotica, sono proiettati verso una dimensione post-umana nella quale la tecnica medesima passa da essere estensione funzionale degli elementi costitutivi dell’umano ad essere un apparato totalizzante, entro il quale gli stessi uomini vengono a configurarsi come algoritmi biochimici. L’umano transita, in tal modo, verso una dimensione non esente da rischi, tra i quali il più grave è la possibilità della riproduzione in serie di “superuomini”, umani “potenziati” da un apparato tecnico in grado di entrare nelle più profonde pieghe della carne, distinti da una massa di umani “semplici”, destinati ad una perenne sottomissione. Al fine di sventare tale pericolosa prospettiva, occorre sostenere l’umano, l’unica specie al mondo capace di collaborare in modo “flessibile” con le molteplici alterità che, in una prospettiva ecosistemica, condividono una medesima comunità di destino.

Published

2025-01-31

How to Cite

Pinto Minerva, F. (2025). Intelligenza artificiale e post-umano. Pedagogia e utopia. Rivista Di Scienze dell’Educazione, 59(1), 52–67. Retrieved from https://junge-religionswissenschaft.de/ojs/index.php/rse/article/view/1253